Come riconoscere un buon Olio Extravergine di Oliva



COME RICONOSCERE UN BUON OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

La domanda è sempre la solita, come riconoscere un Olio Extravergine di oliva di Alta Qualità? 

Il miglior metodo per definire un Extravergine di Qualità è assaggiarlo. Nel caso abbiate questa possibilità prima di acquistare il vostro Olio è bene approfittarne. Bisogna fare molta attenzione alle sensazioni olfattive e al gusto dell'Olio.
Un Olio appena molito avrà un magnifico profumo FRUTTATO, invece il sapore dovrà essere leggermente AMARO, e PICCANTE, la sensazione Pungente è sinonimo di qualità, perchè vorrà dire che le Olive Utilizzate erano sane e in perfetto stato, e soprattutto perchè è un Olio ricco di Composti Fenolici (proprietà Benefiche indispensabili per il nostro organismo).

Ma ci sono anche altri punti da non sottovalutare:
1. Estrazione a freddo
Un olio extravergine buono è spremuto a freddo ovvero le olive vengono spremute ad una temperatura non superiore ai 27° in modo che tutte le proprietà organolettiche restino invariate. Ovviamente questo metodo è anche il motivo per cui l’olio prodotto in questo modo costa più di quello spremuto a caldo perché richiede più tempo.
2. Presenza della dicitura 100% italiano
Poter risalire al produttore e all’origine delle olive e magari avere accesso anche al lotto di produzione garantisce una tracciabilità del prodotto che da sola definisce la qualità di un olio. Se il prodotto non è tracciabile è facile che sia un prodotto di bassa qualità o di qualità non eccellente.
3. Colore
Nonostante siamo abituati a pensare che l’olio verde sia quello migliore, è vero anche che il colore può non fare la differenza in quanto determinato dalla tipologia delle olive, dalla spremitura e anche dal passaggio del tempo.
4. L’assaggio
Come abbiamo già detto in apertura di questo articolo
5. Il prezzo
E’ vero che talvolta qualità non fa rima con prezzo ma quando si tratta di olio il prezzo determina la qualità del prodotto: un olio low cost è quasi sempre un olio che viene prodotto in maniera non tracciabile e magari con metodologie poco ortodosse. Coldiretti sostiene che l’olio è tra i prodotti più contraffatti in assoluto e che oltre l’80% dell’olio d’oliva utilizzato in Italia è ottenuto da olive di importazione da Spagna, Tunisia e Grecia.
6. L’etichetta
Sembra una banalità ma se l’etichetta contiene tante informazioni allora possiamo dedurre che il produttore non ha bisogno di nascondere nessun dettaglio relativo al suo prodotto. La presenza dei dati del produttore, il numero del lotto sono indicatori di un olio buono. In etichetta va riportata anche la data di produzione perché un olio va consumato entro 12/18 mesi dalla produzione.

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